Obesità e sonno

Obesità e sonno: qualche correlazione?

L’obesità è una delle patologie più diffuse nei Paesi occidentali, interessando uomini e donne, sempre più giovani, arrivando addirittura a colpire bambini, persino in età scolare. Le cause dell’obesità sono innumerevoli: cattive abitudini alimentari che prevedono abuso di cibi ipercalorici e lavorati (junk food), mancanza di esercizio fisico oppure altre patologie concomitanti (patologie tiroidee, ad esempio).

Sicuramente, non è una patologia da sottovalutare, poiché le conseguenze, talvolta, sono invalidanti e la correlazione con altri disturbi è molto frequente. Esiste un’associazione diretta tra obesità e problemi di respirazione, in particolare con le apnee ostruttive del sonno.

Cosa sono le apnee ostruttive del sonno?

Costituiscono una vera e propria patologia che arriva ad interessare tra il 2 e il 4% degli adulti, prevalentemente over 50. Esse comportano un’interruzione della normale respirazione e si manifestano prevalentemente durante la notte, provocando il risveglio improvviso del soggetto affetto.

Che correlazione esiste tra obesità e apnee?

Nelle persone obese, c’è un significativo accumulo di grasso a livello del collo che influisce negativamente sul respiro, causando una parziale ostruzione delle vie aeree. Se la quantità di grasso dovesse aumentare ulteriormente, il soggetto obeso potrebbe andare incontro ad un’insufficienza respiratoria, accumulando una maggiore quantità di anidride carbonica.

Cosa fare?

Il primo passo, inevitabile, per combattere in maniera efficace le apnee è diagnosticarle adeguatamente e precocemente, non appena compaiono i sintomi che costituiscono il “campanello d’allarme”. Un esame effettuato di routine è la polisonnografia, utile per registrare eventuali variazioni di respirazione durante il sonno.

Parallelamente, è importante porre attenzione al regime alimentare; è necessario che soggetti obesi seguano una dieta ipocalorica, equilibrata, mantenendo al limite consentito i carboidrati ed i lipidi, con una buona quota di acidi grassi, quali l’acido alfa-linolenico, e gli amminoacidi essenziali. L’alimentazione deve garantire il corretto introito di vitamine, Sali minerali e fibre alimentari, oltre che un ottimo mantenimento dell’idratazione.

Una buona alimentazione che educhi il paziente obeso è fondamentale non solo per la perdita di peso momentanea, bensì per il ripristino dei parametri metabolici, la riduzione del rischio di mortalità precoce e il mantenimento del peso raggiunto.