Obesità e cuore

Obesità e cuore: quali correlazioni?

È sicuramente nota l’esistenza di una correlazione diretta tra complicanze cardiovascolari e obesità. Il peso in eccesso per diversi anni può compromettere seriamente la salute di arterie e coronarie in età adulta, aumentando così il rischio di sviluppare aterosclerosi, infarti, ictus e angina pectoris.

Sicuramente, uno strumento utile per ridurre il rischio di incidenza di patologie cardiovascolari è la prevenzione. L’obiettivo principale è quello di perdere peso e rafforzare il muscolo cardiaco. Agire, quindi, sul lifestyle è essenziale: condurre uno stile di vita sano, basato su un’alimentazione equilibrata, a restrizione calorica, a basso apporto di sale e di grassi animali, affiancata da una moderata attività fisica, consente di ottenere un miglioramento significativo della salute cardiovascolare nei soggetti obesi.

Raccomandazioni dietetiche generali

  • Suddivisione dell’apporto calorico giornaliero in almeno 5 pasti della giornata, compresi gli spuntini
  • Consumare regolarmente una colazione adeguata al mattino
  • Consumare pasti completi e sazianti, prediligendo secondi a base di pesce, legumi, carni magre e bianche con carboidrati complessi e abbondante verdura
  • La quota proteica giornaliera raccomandata dovrebbe essere di circa 1 g/kg peso
  • I carboidrati assunti dovrebbero coprire il 45-60% delle calorie totali, preferendo alimenti a basso indice glicemico
  • L’apporto di fibre nell’adulto dovrebbe essere di almeno 30 g/die
  • Evitare cibi ipercalorici
  • Cucinare senza grassi aggiunti
  • Prediligere metodi di cottura come il vapore, la piastra, la pentola a pressione o padella
  • I grassi complessivi della dieta dovrebbero coprire una quota non superiore al 30% delle calorie totali, con un abbondante introito di acidi grassi polinsaturi (PUFA), preferibilmente essenziali tra cui l’acido alfa-linolenico, precursore della serie omega-3 e l’acido linoleico, precursore della serie omega-6

Ricorda: se l’obesità è duratura, il cuore rischia e soffre di più, perciò, parola d’ordine: PREVENZIONE!