L’acido alfa-linolenico (ALA), oltre al noto ruolo nutrizionale, vanta proprietà neuroprotettive importante, in grado di proteggere il sistema nervoso da danni e malattie neurodegenerative. Vedremo insieme i meccanismi attraverso cui l’ALA esercita tali effetti.
Meccanismi di azione neuroprotettiva
L’effetto neuroprotettivo è mediato attraverso vari meccanismi, che vanno dalla protezione delle cellule cerebrali allo sviluppo di risposte infiammatorie e antiossidanti. Una delle prime azioni dell’ALA è la sua capacità di attraversare la barriera ematoencefalica, che protegge il cervello da sostanze dannose. Una volta nel cervello, l’ALA viene metabolizzato in acidi grassi a catena lunga come l’EPA e il DHA, che sono noti per i loro effetti benefici sulle cellule nervose, migliorando la fluidità delle membrane cellulari e supportando la comunicazione.
Inoltre, l’ALA possiede anche proprietà antinfiammatorie, fondamentali nella protezione contro le malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer. In particolare, sembra ridurre l’attivazione di alcune vie che possono danneggiare i neuroni e contribuire alla neurodegenerazione. Inoltre, gli studi hanno evidenziato che può migliorare l’espressione di alcuni fattori a livello neuronale (BDNF, per esempio), una proteina che stimola la crescita, la sopravvivenza e la plasticità.
Protezione contro lo stress ossidativo
Un altro ruolo cruciale per la neuroprotezione è l’attività antiossidante. Lo stress ossidativo, causato da una produzione esagerata di radicali liberi, è uno dei principali fattori scatenanti la neurodegenerazione.
ALA e malattie neurodegenerative
Numerosi studi hanno indagato l’impatto dell’ALA su malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e quello di Parkinson. I risultati hanno mostrato che l’integrazione con l’ALA può ridurre la formazione di placche amiloidi, un elemento distintivo del morbo di Alzheimer, migliorando le funzioni cognitive. Quindi, le prove suggeriscono che una dieta ricca di ALA possa avere effetti benefici anche nel rallentare la progressione di queste malattie.
Nel caso del morbo di Parkinson, la protezione contro lo stress ossidativo potrebbe giocare un ruolo nel prevenire il danno ai neuroni del sistema dopaminergico, fondamentali nel controllo del movimento, che sono danneggiate in questa malattia. Anche se i dati sono ancora in fase di approfondimento, l’adozione di diete ricche di ALA è considerata vantaggiosa per la salute cerebrale a lungo termine.
Conclusioni
In sintesi, l’ALA, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e neurotrofiche, rappresenta una sostanza di grande interesse per la protezione del sistema nervoso.