Al giorno d’oggi c’è solo una parola di cui si ha contemporaneamente necessità e timore: il tempo.
<<Il tempo è denaro>>, aveva scritto nel 1597 nei suoi Essays il saggista e filosofo inglese Sir Francis Bacon (1561-1626); frase che fu poi ripresa dal grande scienziato e politico statunitense Benjamin Franklin (1706-1790) nel suo saggio Advice to a Young Tradesman dove scrisse <<Ricordati che il tempo è denaro>>.
Erano i tempi del capitalismo, della rivoluzione industriale. Ma la situazione ad oggi non è poi così differente. Pensiamo anche solo a quanto è avvenuto in Italia con l’esodo dalle campagne, l’urbanizzazione, l’emancipazione della donna o l’aumento delle famiglie mononucleari: tutto ciò ha determinato un nuovo stile di vita frenetico e il cambiamento degli stili alimentari. Il tempo che ci rimane al di fuori del lavoro è poco e bisogna ottimizzarlo. Ecco che allora si assistono a cambiamenti anche nel concetto di “dieta”: sempre più spuntini e fuori pasto che si vanno a sostituire a quello che nella tradizione italiana era il pasto principale, ovvero il pasto di mezzogiorno che vedeva l’intera famiglia riunirsi a tavola. Ad oggi il pranzo nella maggior parte dei casi è caratterizzato da un breve intervallo al bar, a un fast food o in mensa, tutte situazioni che ci permettono di non perdere troppo tempo per poter tornare quasi immediatamente a ciò che stavamo svolgendo durante il lavoro.
Accanto al cambiamento della struttura del pasto, si assiste purtroppo al cambiamento della qualità del pasto. Sempre più frequentemente si ricorre a cibi industriali, già pronti, precotti, confezionati, surgelati, ricchi di condimenti sbilanciati e di conservanti; dimenticando in questo modo la bontà e la qualità dei cibi freschi. Insomma con il passare degli anni la nostra prima scelta sta diventando sempre di più quella del cosiddetto <<pronto e servito>>, allontanandoci da quelle che sono le nostre tradizioni culinarie e avvicinandoci invece a quelle di un modello iperconsumistico.
Questo sta diventando un serio problema in quanto alimenti così tanto elaborati dal punto di vista dei condimenti e conservanti sono malsani non solo per l’adulto, ma anche per i nostri bambini perché li conducono verso la strada dell’obesità. Prima di comprare o consumare un determinato alimento fermiamoci un attimo a riflettere; pensiamo alle infinite alternative che possiamo avere, magari ispirandoci a quelli che sono i principi di base della Dieta Mediterranea, della Nordic Diet o Far eastern Diet.