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BPCO: sintomi, cause e possibili trattamenti

La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è un disturbo che colpisce l’apparato respiratorio, nello specifico i bronchi ed è caratterizzata da un’irreversibile ostruzione delle vie aeree. È una malattia progressiva ed è associata ad una condizione di infiammazione del tessuto che costituisce i polmoni.

Attualmente, non esiste una cura vera e propria, efficace, ma sono attualmente a disposizione del paziente diversi accorgimenti per controllare i sintomi e per evitarne le conseguenze più temibili. Fondamentale è il ruolo della prevenzione, ad esempio, limitare il più possibile il fumo di sigaretta, in primis.

Sintomi della BPCO

Essendo una malattia progressiva, è possibile individuare diverse fasi:

  1. Nella fase iniziale, i soggetti con BPCO sviluppano una tosse stizzosa con produzione di espettorato. Possono presentarsi affaticamento ed affanno, soprattutto nel caso di un’infezione polmonare in corso (bronchite, per esempio). Da non sottovalutare la dispnea.
  2. In caso di progressione, si aggrava il sintomo della dispnea. C’è, inoltre, una maggiore predisposizione a sviluppare polmonite e altre infezioni polmonari. Si può osservare un significativo calo ponderale del paziente, poiché il respiro affannoso rende difficile l’assunzione di pasti.
  3. Nel caso in cui, invece, si assiste ad una riacutizzazione, si avvertono sintomi quali tosse, respiro affannoso e produzione di un espettorato di colore giallo-verde, accompagnato da febbre e dolori diffusi. Nel corso di riacutizzazioni gravi, può svilupparsi la condizione di insufficienza respiratoria acuta.

Cause diffuse

Sicuramente, la causa più diffusa è il fumo di sigaretta, anche se dati di letteratura affermano che solo il 15% circa dei fumatori sviluppa BPCO nel corso degli anni. L’esposizione a polveri, fumi chimici o densi può essere una causa importante, così come il fattore genetico ed ereditario. Il basso peso corporeo e i disturbi respiratori infantili contribuiscono ad aumentarne il rischio.

Trattamento

Come detto precedentemente, la miglior forma di trattamento è la prevenzione; la cessazione del fumo ne rappresenta il primo step, seguito dall’utilizzo di cure di supporto, farmacologiche e non. Per ridurre i sintomi più frequentemente presenti (respiro sibilante e affannoso, dispnea e tosse cronica), si possono utilizzare i classici broncodilatatori per inalazione. Alternativamente, buoni risultati sono stati raggiunti dall’utilizzo dell’ossigenoterapia, atto a mantenere livelli di ossigeno nel sangue sufficientemente elevati. Questo sistema permette di prolungare la vita del paziente con BPCO in fase avanzata, anche se non è esente da effetti collaterali.

Alternativamente ala convenzionale terapia farmacologica consigliata, i sintomi della BPCO possono essere ridotti e tenuti sotto controllo con dei coniugati nutraceutici a base di acido alfa-linolenico, precursore della catena degli omega-3, derivante soltanto da fonti vegetali, e vitamina D, nota per la sua funzione anti-virale. La somministrazione combinata di questi due attivi è importante nel ridurre le recidive catarrali e nel controllare sintomi significativi quali fiato corto, respiro sibilante e tosse cronica.