L’importanza di un adeguato apporto degli acidi grassi polinsaturi della serie n-3, conosciuti anche come omega 3, è ormai risaputa. Durante le fasi di crescita, infatti, i bambini hanno bisogno di assumere regolarmente gli omega 3 per garantire il corretto sviluppo del sistema nervoso, visivo e cardiaco.
In particolare è importante mantenere sotto controllo i valori del capostipite di questa grande famiglia, ovvero l’acido alfa linolenico, un acido grasso essenziale, definito “essenziale” in quanto il nostro organismo non ha la capacità di sintetizzarlo e può essere assunto solo tramite la dieta e l’integrazione.
A sostegno di ciò i claim EFSA, European Food Safety Authority, affermano che “L’acido alfa linolenico contribuisce allo sviluppo cerebrale e neurologico e il target di riferimento è la popolazione pediatrica di età compresa tra i 3 e i 6 anni.” (EFSA Journal 2011;9(4):2050 – EFSA Journal (2009) 1005, 1-9).
Ad oggi ci sono evidenze che l’apporto di acidi grassi polinsaturi della “serie omega 3” influenzino positivamente parametri di crescita, metabolici e immunitari durante l’infanzia, oltre a svolgere un’azione antinfiammatoria. Grazie a queste azioni, essi infatti prevengono lo sviluppo di patologie che coinvolgono il sistema immunitario come allergia o asma, svolgono un ruolo benefico in caso di infiammazioni intestinali e della pelle e contribuiscono al mantenimento di valori normali della pressione arteriosa. Uno squilibrio nella loro assunzione durante la gravidanza e l’allattamento può quindi provocare cambiamenti permanenti riguardanti il controllo dell’appetito e le funzioni neuroendocrine.
Inoltre durante la gravidanza un loro squilibrio modifica negativamente il metabolismo energetico nel feto. Ecco perché è importante la loro assunzione e integrazione sin dai primissimi momenti della gravidanza. Durante questo periodo così delicato, infatti, la nutrizione della futura neo-mamma è fondamentale, in quanto il suo stato di salute si riflette su quello del suo piccolo.