L’acido alfa-linolenico, acido grasso essenziale appartenente alla serie omega- 3, agisce su tre bersagli fondamentali: cuore, fegato e cervello. La somministrazione di questo nutriente simultaneamente alla vitamina D3, conosciuta come colecalciferolo, si è dimostrata un’accoppiata vincente per quanto riguarda i sistemi cardiovascolare e nervoso centrale. L’accoppiata di acido alfa-linolenico e vitamina D può risultare vincente sotto 3 diversi punti di vista.
Benefici sul cuore
Studi recenti e review pubblicate su riviste internazionali hanno confermato l’utilizzo di ALA come potente ed efficace scudo per il cuore. L’assunzione giornaliera, infatti, di questo nutriente è stata associata ad un minor rischio di malattie cardiovascolari, sia nel paziente adulto che in quello pediatrico. Nello specifico, un aumento di ALA nella dieta si associa ad un rischio ridotto del 10% di malattie cardiovascolari totali e del 20% di malattia coronarica fatale. Studi di coorte hanno mostrato benefici sugli esiti cardiovascolari e sulla capacità di ridurre colesterolo totale, LDL e pressione arteriosa. Sono stati messi anche in evidenza gli effetti antinfiammatori e un’efficacia significativa nel ridurre il rischio di diabete, obesità e sindrome metabolica.
L’azione sul sistema cardiovascolare viene amplificata se si verifica la co-somministrazione: acido alfa-linolenico e vitamina D hanno come target il metabolismo del colesterolo, infatti, mediante un’azione diretta sull’apolipoproteina B100 (costituente del colesterolo “cattivo” LDL) e sull’apolipoproteina A1 (costituente del colesterolo “buono” HDL), si induce una riduzione della quota circolante di LDL-C ed, al tempo stesso, un aumento dei valori plasmatici di HDL-C. L’abbassamento del colesterolo “cattivo”, garantita anche dal claim dell’EFSA del 2009, e l’innalzamento di quello “buono” determinano una minimizzazione del rischio cardiovascolare! È facile comprendere come acido alfa-linolenico e vitamina D3 abbiano un ruolo cardioprotettivo non indifferente.
Benefici sul fegato
Un altro bersaglio da non sottovalutare, considerando che i dati odierni riguardanti il tasso di obesità infantile sono veramente preoccupanti, è il fegato. Questo organo svolge un ruolo predominante nei processi biochimici complessi, come il metabolismo dei macronutrienti, la detossificazione e l’eliminazione di sostanze di scarto ed, infine, l’attivazione e la conservazione delle vitamine. È facile capire, quindi, come un danno epatico si traduca in disordini metabolici che portano, molto frequentemente, a sviluppare alterazioni dei micronutrienti. L’accoppiata di acido alfa-linolenico e vitamina D è utile nella prevenzione e nel miglioramento della NASH (steatoepatite non alcolica). Si tratta di una malattia epatica comune, destinata ad aumentare a causa dell’epidemia da obesità e dell’aumento della prevalenza del diabete, soprattutto. I pazienti affetti da NASH hanno un rischio maggiore di sviluppare danni cardiovascolari, malattie neoplastiche e mortalità. La vitamina D si è dimostrata un’ottima modulatrice ed attenuatrice dell’infiammazione epatica, migliorandone la funzionalità, analogamente all’ALA, confermando il ruolo epatoprotettivo.
Benefici sul cervello
L’ALA è uno dei pochi attivi in grado di superare la barriera ematoencefalica, senza creare danni ed effetti collaterali. Bambini che soffrono di ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disease) o deficit cognitivi hanno veramente poche soluzioni terapeutiche a disposizione; una tra queste è proprio rappresentata dagli omega-3 di origine vegetale, come l’ALA. Acido alfa-linolenico e vitamina D agiscono sui neuroni e sulle sinapsi dei sistemi nervoso centrale e periferico, migliorando la trasmissione nervosa, supportando la LTP (long term potentation) e prevenendo il declino cognitivo. I due bersagli essenziali (BDNF e IGF-1) su cui i nutrienti agiscono sono ormoni con effetto neuroprotettivo e stimolando la neurogenesi, permettendo l’immagazzinamento dei ricordi per un tempo più prolungato, considerando che la maggiore dei soggetti affetti da ADHD e deficit di attenzione soffre di memoria a breve termine. È necessario, quindi, iniziare la somministrazione di acido alfa-linolenico e vitamina D in tenera età, per contribuire ad un corretto sviluppo del sistema nervoso centrale del bambino, evitando, quanto possibile, il declino cognitivo e la morte neuronale.